Un pamphlet di Antonio Scurati, La letteratura dell’inesperienza. Scrivere romanzi al tempo della televisioneserve da spunto a Emilio Varrà dell’associazione Hamelin di Bologna per alcune note pedagogiche di estremo interesse.
Rimandiamo al numero 18 rivista Hamelin (consultabile in libreria) per una lettura integrale dell’articolo ma è possibile averne un “assaggio” consultando la sezione recensioni del sito (raggiungibile anche cliccando qui).
“Mi limito qui a segnalare due elementi su cui a mio avviso bisognerebbe riflettere. Uno è proprio la necessità di un’educazione alla durata, al tempo lungo, al senso della sospensione e dell’attesa a cui le nuove generazioni sono sempre più inadeguate, abituate a una temporalità puntiforme, fatta di istanti e non di segmenti. In questo senso la pratica della lettura, silenziosa o ad alta voce, diventa utilissima non solo nell’ambito di una educazione umanistica, ma per la formazione della persona.”
(Emilio Varrà, Insegnare l’esperienza, note pedagogiche su un saggio di Antonio Scurati, Hamelin #18, p.46)