Heartbreak Hotel, Micol Arianna Beltramini, Agnese Innocente, Il Castoro, 2024

 

COSA: 4 ragazzi dal cuore spezzato cercano di rimettere insieme i pezzi della loro vita e di loro stessi in un luogo in cui il tempo si è fermato e da cui sembra impossibile uscire

CHI: per gli adolescenti alle prime armi con i sentimenti o per chiunque abbia dei conti in sospeso con le delusioni d’amore

PERCHÈ: insegna che l’aiuto reciproco guarisce meglio di qualsiasi medicina e che in una storia d’amore senza l’happy end il colpevole e la vittima sono spesso la stessa persona.

Grazie a Serena Casiraghi per questa recensione!

E per chi non si accontenta di tre parole ecco la recensione completa fatta da Serena:

Heartbreak Hotel più che una storia è una scuola di vita che fa male ma che insegna tanto. Racconta di 4 ragazzi estremamente fragili messi davanti ai loro sbagli o a cose più grandi di loro che non hanno potuto controllare. La cosa più sorprendente è che questi ragazzi, vittime indiscusse del destino e della cattiveria, si rivelano a poco a poco essere degli inconsapevoli colpevoli: Martino e Fede hanno fatto finta di essere quello che non sono, il primo per il desiderio di essere apprezzato e il secondo per vigliaccheria perchè, per lui, la posta in gioco era troppo alta. E quando si finge, si sa, tutto diventa complesso e sbagliato. Ma mentire a se stessi è quasi più pericoloso che agli altri, e forse Laura l’ha capito troppo tardi. Se avesse capito meglio il suo cuore, se avesse messo subito in chiaro le cose con se stessa e con chi le stava accanto si sarebbe risparmiato molto dolore. Ma, come dice lei, Che ne sa una ragazza di 16 anni di queste cose? Io personalmente non la biasimo.
Fiona invece non ha mai cercato di capire chi le stava attorno, forse per proteggere se stessa da quelle difficoltà che non l’hanno mai toccata. Una ragazza che ha vinto la lotteria della vita, così l’avrebbe definita Eva in un momento di rabbia. Proprio per questo Dani ed Eva sembrano essersi allontanati, perché a loro era estraneo quel mondo fatato e senza preoccupazioni in cui Fiona sembrava essersi rifugiata.
Ma per me il perdono è l’aspetto più importante di questa storia. Dare la colpa a qualcuno trasforma la tristezza in rabbia e tutto il dolore diventa qualcuno di reale a cui poter far male. Non ha forse fatto così Maya sfogandosi su Fede e dicendogli tutte quelle cattiverie gratuite solo per prendersela in realtà con un destino crudele? Anche Fede ha trovato qualcuno a cui dare la colpa, lui stesso, e non si dà la possibilità di espiarla. Ma non si rammarica tanto di quel giorno, ma bensì di tutti gli altri in cui non l’ha capita o apprezzata a sufficienza. Alla fine però hanno capito che l’unica cosa che potevano fare era perdonare e perdonarsi per andare avanti con la vita e non commettere più gli stessi errori, perché solo i morti vivono nel passato.