Cristina GuerrisiLa prima recensione della mammaestra Cristina!

Daniela Kulot, Andiamo a scuola insieme, Zoolibri, 2019

Mercoledì pomeriggio, terza settimana di scuola per i miei alunni, in particolare la seconda di inserimento per i nuovi arrivati treenni: troppo presto per leggere albi con storie complesse, troppo presto per leggere albi che toccano corde emotive ancora sensibili e “scoperte”( storie di distacco, di mamma-bambino, di coccole,…).

Cosa leggo, allora?

Pensa e ripensa, mi è cascato l’occhio sul comodino in cameretta di Letizia… Ecco! Anche lei si sta inserendo nella nuova realtà della scuola primaria, e il suo libro preferito da sfogliare in questi giorni è Andiamo a scuola insieme. Che incredibile avventura!, della stessa autrice de Il coccodrillo innamorato, Daniela Kulot.
Camilla, Orlando e Luca si avviano a piedi, orgogliosamente spensierati e autonomi, verso la scuola, poco distante…
Il tragitto è intervallato da incredibili scoperte di tesori quotidiani (un sasso, un fazzoletto di carta e un pezzetto di spago), che permettono ai tre amici di volare con la fantasia e trasformare la realtà in una magnifica avventura ad occhi aperti. La maestra li aspetta sulla soglia della scuola e, piuttosto che sgridarli per il ritardo, coglie l’occasione per condividere le storie inventate dai tre piccoli con tutta la classe.

Il libro è piaciuto e ha divertito molto i miei alunni (3, 4 e 5 anni).

  • Io l’ho apprezzato fin dalla prima lettura, perchè mi ha permesso di fare alcune brevi riflessioni, anche sul mio modo di “fare” scuola: gli oggetti che noi adulti pensiamo banali, sono meravigliosamente speciali agli occhi dei bambini, non dobbiamo (devo!) mai dimenticarlo
  • questi tre piccoli avventurieri hanno voglia di spiccare il volo, di essere “grandi”, e questa esigenza viene assecondata dagli adulti di riferimento (genitori e maestra), figure positive che non gli tarpano le ali ma accolgono e favoriscono il loro slancio di autonomia
  • Camilla, Orlando e Luca sono dei piccoli abituati al racconto, allo stupore, al gioco del “facciamo finta che…” Non si annoiano, non cercano in strumenti elettronici la scappatoia per riempire il tempo vuoto ma valorizzano lo stare insieme e coltivano relazioni e emozioni.

Alla fine del pomeriggio ho lasciato il libro aperto sul mio tavolo in classe. So già che domani verrà di nuovo sfogliato, riguardato, sballottato da una manina all’altra.

Età di lettura consigliata: 3+

(recensione a cura di Cristina Guerrisi)