Migliori amiche è una graphic novel che parla autobiograficamente di un periodo della vita di Shannon, l’autrice.

Percorriamo con lei gli anni delle medie, dove vorrebbe essere come tutte le altre ragazzine. Per essere popolare, far parte de “Il Gruppo”, ci sono regole non scritte che bisogna seguire, per esempio “i maschi vanno evitati, ma non sempre”. Questi dettami si complicano sempre di più, mutando continuamente, con l’avanzare dell’età e Shannon inizia così a trovarsi in situazioni poco confortevoli, non sapendo come comportarsi.

L’età adolescenziale sappiamo tutti essere piena di nuove scoperte, sia positive che non, come la conoscenza del proprio corpo. Un tema importante che viene affrontato è la differenza di genere, un concetto sentito molto tuttora ma che al tempo della narrazione era ancora un tabù.

Dal punto di vista della grafica i disegni sono molto carini, i dialoghi hanno tutti un filo logico, nessuno di essi è lasciato al caso, e anche l’ambientazione, è vivida e concreta. Durante la narrazione troviamo anche una storia che la Shannon ragazzina scrive per evadere dalle difficoltà e dalle ansie della sua giovane vita, in questa storia vediamo i suoi sogni, le sue speranze che divengono realtà per la figura dell’eroina e un mondo fantastico.

Una caratteristica che, per me, contraddistingue questo libro è l’autenticità oltre il fatto che ci si possa immedesimare in esso. A quante persone è successo di non sentirsi del tutto apprezzati, strani e diversi almeno una volta nella vita? Credo a tutti noi, quindi, se sei un bambino/a o ragazzo/a che sta passando, o ha già passato queste difficoltà questa graphic novel può fare al caso tuo.

Migliori amiche, Shannon Hale e LeUyen Pham, trad. Laura Signorini, Il Castoro, 2019

Claudia Villani è una studentessa del liceo Agnesi di Merate che collabora con la Cicala all’interno di un percorso per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).