Un nuovo albo dedicato alla tradizione, in una passeggiata tra le sonorità di tutto il mondo.

Canti dal mondo, Cecilia Pizzorno, Esther Seritti, ill. Giulia Orecchia, Curci Young, 2020

Festeggia quindici anni di libri e musica la collana Curci Young, raccolta di titoli dedicati alla divulgazione musicale per l’infanzia della casa editrice Curci, a sua volta fondata nel lontano 1860. E lo fa con un nuovo albo dedicato alla tradizione, in una passeggiata tra le sonorità di tutto il mondo.

Sì, perché l’ultimo nato della collana, è fin dal titolo – Canti dal mondo – un invito esplicito a mettersi in viaggio, scoprendo canzone dopo canzone, le storie – folkloristiche, nonsensicali, ritmiche – di venti luoghi diversi, scelte per importanza e diffusione.

Una selezione ricca e interessante, che offre al lettore il testo in lingua originale quando questo non sia in italiano e la rispettiva traduzione, con un’attenzione filologica che si manifesta anche nella scelta di utilizzare anche l’alfabeto originale (ad esempio il greco, il cinese, il cirillico …).

Ovviamente il libro è accompagnato dalla playlist online, accessibile sul sito della casa editrice, che comprende gli undici canti della tradizione orale raccolti tra le pagine del libro (due italiani e nove in lingua straniera interpretati da madrelingua) e nove brani d’ascolto dal Medioevo al Novecento pensati per un ascolto libero che esula dal rapporto con il volume.

Ad arricchire il progetto le calzanti illustrazioni di Giulia Orecchia, che impreziosiscono il volume con tavole piacevolissime. L’illustratrice, accompagnando le melodie, semina d’altronde storie nelle storie, optando per forme bidimensionali in cui la parte del leone la fanno il colore e l’espressività dei personaggi, che paiono quasi muoversi a ritmo di musica.

Emerge una ricerca approfondita dell’immaginario figurativo dei paesi da cui proviene ognuna delle canzoni; lo comprendiamo osservando la scelta di forme e colori che sicuramente distinguono ogni “capitolo”, pur mantenendo uno stile omogeneo e ben riconoscibile.

Un progetto che convince a trecentosessanta gradi, dunque, perfetto per la prima infanzia e per condividere in famiglia i primi passi nell’educazione musicale.

È quanto emerge anche dalle ultime pagine del volume, dedicate a una riflessione sull’importanza della musica (con il contributo della pedagogista Anna Maria Freschi e della coordinatrice di Nati per la musica Maria Maddalena Patella) e a un approfondimento sul “dietro le quinte” dell’albo, dove si scopre il coinvolgimento, da parte delle curatrici Cecilia Pizzorno ed Ester Serritti, di molti professionisti in campo musicale e della tradizione orale.

Tradizione orale la cui importanza è sottolineata anche da Pino Boero, autore della prefazione al volume: “Questo libro mette al centro parole, suoni e immagini, riporta alla luce ritmi di culture popolari diverse, non si chiude nella gabbia di pochi fruitori ma si rivolge ad un’ampia platea che va dall’infanzia agli adulti, ci fa, infine, viaggiare nel mondo senza chiederci passaporti e in tempi oscuri come questi è per noi un raggio di luce, un invito alla speranza.”

(recensione a cura di Martina Russo, tratta da Andersen #376)