IL LIBRO DI JULIAN
R. J. Palacio (traduzione di Alessandra Orcese)
Giunti, 2015

La fragilità di un ragazzo che, nato con la sindrome di Treacher-Collins, si trova ad affrontare per la prima volta i suoi coetanei senza la sicurezza della mano dei genitori è il tema del celeberrimo romanzo di R. J. Palacio “Wonder” (Giunti, 100.000 copie vendute in Italia).
La fragilità di un ragazzo che, spodestato nel suo ruolo di più acclamato dai compagni, si trova a fare i conti con la diversità e la sofferenza è il tema di “Il libro di Julian”, un nuovo capitolo di Wonder, che va ad arricchire l’offerta per i ragazzi (10-11 enni) di punti di vista diversi sulla storia di August “Auggie”, deturpato nel viso ma reso forte dalla malattia.
Julian è un bullo, che ha preso di mira il più in difficoltà, per affermare la sua – presunta – superiorità, per ripetere a tutti che lui è forte. In realtà è la debolezza il suo fulcro, quella debolezza ripetuta in più occasioni dalla sua stessa mamma che si rifiuta di considerarlo un ragazzo, che non lo aiuta a crescere impedendogli di affrontare – e superare – le paure che lo congelano in atteggiamenti profondamente infantili e ingiusti nei confronti di se stesso e degli altri.
Julian è un bullo – e come tutti i bulli è un debole, che invece di costruire rapporti con gli altri tenta di schiacciarli, restandone lui stesso schiacciato.
Julian è un bullo, che a casa ha chi lo difende e protegge, giustificando i suoi atti e suggerendogli di negare anche l’evidenza pur di non restarne invischiato.
Julian è una vittima dei suoi genitori, mentre crede di essere una vittima di Auggie.
Julian è un bullo, che ha la fortuna di avere una nonna apparentemente diseducativa e fuori dagli schemi, che sul più bello lo metterà di fronte a qualcosa di inaspettato che avrà in lui la forza di una bomba, e che lo porterà a riflettere su se stesso.
Julian – e tutti i bulli come lui – non è un figo come vuole apparire agli occhi dei suoi compagni di scuola, non è un vincente, non è l’eroe, ma è colui che subisce lo stesso dolore che infligge alle sue vittime.
Questo libro, adatto per i ragazzi di 10-11 anni, mi ha fatta riflettere come mamma e mi ha portata a pensare che il bullismo debba essere prevenuto da noi genitori, prima di tutto, che abbiamo il DOVERE di trattare i nostri figli come delle persone, di rispettare la loro sensibilità e la loro intelligenza, di far loro affrontare paure e dolore. Perché un bullo è una vittima dei suoi genitori. Ed è un infelice.
Consiglio la lettura di Il libro di Julian a tutti i genitori, a tutti gli insegnanti e a tutti i ragazzi.

Età di lettura consigliata: dai 10 anni.

(recensione tratta dal sito centopercentomamma.it)