[IM]PERFETTI
Luigi Ballerini
Il Castoro, 2016

La fantascienza distopica, cioè la rappresentazione di un futuro negativo, continua a improntare molta narrativa rivolta agli adolescenti, non solo prefigurando gli sviluppi sociali più eclatanti del presente, ma intrecciandoli con le caratteristiche psicologiche di un’età di transizione e formazione, e questo è uno dei motivi del suo gradimento. Il tema del libro non è nuovo: in una società che vuole solo esseri perfetti nati in provetta grazie a una selezione genetica e destinati a comandare, i nati da donna alla vecchia maniera sono cittadini di serie B condannati a servire.
Basti pensare alla trilogia Brutti-Perfetti-Speciali o al più recente Flawed, ovvero fallati, marchiati a fuoco con una F (come nella Lettera scarlatta), mentre [Im]perfetti echeggia Hunger Games, ma senza aspetti cruenti. C’è, invece, il Grande Spettacolo dei Talenti studiato per selezionare gli Eccelsi tra i Perfetti e funzionare da oppio per un popolo di spettatori/consumatori, naturalmente con avanzatissime tecnologie interattive e immersive. Ballerini, medico e psicoanalista, rispetto ai succitati e omologhi romanzi aggiunge una più forte attenzione e tensione narrativa riguardo alle ordinarie dinamiche adolescenziali della crescita, questa volta, però, in situazioni straordinarie, estreme, rappresentate da una società distopica e da una gara dove i concorrenti da avversari diventano nemici e dove la regola è un individualismo esasperato, per cui gli altri sono un ostacolo alla tua realizzazione. Non a caso già oggi nella realtà molte trasmissioni televisive si basano sull’eliminazione di qualcuno, cuoco, cantante, attore: sei fuori! La distopia vede le tendenze in atto e disegna un futuro in nero. Eira P, Adon P e Maat P (la P naturalmente sta per Perfetti, anche se ciascuno nasconde uno scheletro nell’armadio) pervengono alla finale del GST in un percorso che riserva ai concorrenti più di una trappola, ma la vera sorpresa per il Sistema che governa tutto, malgrado sia combattuto dalla Ribellione, viene proprio dai tre. E sarà una sorpresa sconvolgente anche per loro. In un finale che ricorda quello di Blade Runner con la sequenza di Shining ceduta da Kubrick: a buon intenditor…
Età di lettura consigliata: 12+
(recensione a cura di Fernando Rotondo, tratta da Liber # 114)