LA MELA DI MAGRITTE
Klaas Verplancke; trad. di S. Bortolussi
Fatatrac, 2017

Nasce con doppio marchio questo pregevole albo creato dall’acclamato autore e illustratore belga Klaas Verplancke e dedicato al suo connazionale René Magritte nel cinquantesimo anniversario della morte.
La coedizione è fra la casa editrice del MoMA (Museum of Modern Art) di New York e l’italiana Fatatrac, il cui catalogo si distingue per una speciale attenzione alle nuove forme del visivo: da circa due anni il felice binomio ha proposto diversi titoli dedicati a figure di spicco della storia delle arti visive. René raccontato da Klaas ha pagine ampie che ospitano tele-finestre e cappelli-mela capaci di raccontare il prodigioso universo visuale dell’artista: nel libro sono disseminati indizi che appartengono e riportano ai dipinti di Magritte.
La mela di Magritte fa parte di quello scaffale internazionale che racconta l’arte cui è dedicato un grande progetto biennale, che coinvolge la Fiera del libro per ragazzi di Bologna, il Salone di Torino, la cooperativa Giannino Stoppani, con una mostra itinerante e una pubblicazione dedicata: Children’s books on art è stata anche una sezione del premio BolognaRagazzi 2017. Quando i libri per ragazzi raccontano l’arte – la sua storia, i suoi capolavori, le biografie degli artisti – sanciscono l’appartenenza del libro per l’infanzia alla cultura visuale, con gli sconfinamenti continui che si producono nelle pagine dell’editoria per ragazzi, e dichiarano, con il lavoro di editori, autori e facilitatori del libro la primaria importanza che riveste oggi l’educazione estetica, come accesso di diritto all’immaginario collettivo e come forma di partecipazione alla ricerca di un senso esistenziale che include tutte le diversità. Klaas Verplancke informa questa intenzione con un albo dove i colori, le forme, le idee e le parole si trasformano e combinano insieme per ricordarci sempre che non siamo solo esseri terreni ma celesti, per raccontare e suscitare lo stupore, per esplorare i confini fra possibile e impossibile e per invitare a trovare indizi di senso e bellezza nelle storie di chi ha raccontato e di chi racconta, nei luoghi deputati all’arte e alla cultura, nel quotidiano, nei libri che sono ordinari posti straordinari.
Età di lettura consigliata: 5+
(recensione a cura di Marcella Terrusi, tratta da Liber # 115)