L’ISOLA DI FUOCO
Emilio Salgari, Luca Caimmi
Orecchio Acerbo, 2011

(…) Un altro esempio di “letteratura illustrata” destinato imparzialmente a un pubblico di adulti e ragazzi, è L’isola di fuoco di Emilio Salgari, che Orecchio Acerbo pubblica nella collana Lampi (dove sono già apparsi racconti di Saki, Ocampo, Dickens, London) in coincidenza con il centenario della morte dello scrittore. In questa breve storia dalla prosa rapida e drammatica, che figurava tra le sessantasette della Bibliotechina Aurea Illustrata pubblicata dall’editore palermitano Biondo tra il 1901 e il 1906, si ritrovano molti tratti della sterminata opera salgariana: l’andar per mare (così a lungo fantasticato e mai realmente vissuto), l’amicizia virile, i misteri e l’indifferente furore che la natura oppone a volte alla presenza dell’uomo. Ma l’isola che si inabissa tra Australia e Nuova Zelanda ai primi del secolo, dopo aver incendiato il mare sputando zolfo e petrolio, sin dalla prima pagina si avvicina vertiginosamente nel tempo grazie alle immagini di Luca Caimmi, illustratore giovane e di bravura sorprendente, che affianca la sua visione a quella di Salgari per raccontarci la storia di un’altra malefica isoletta, la piattaforma petrolifera Deepwater Horizon che esplose nell’aprile 2010, provocando un disastro ambientale di immense proporzioni. Il modo in cui si fondono le parole di Salgari e le sensazionali tavole acquerellate di Caimmi quasi dà i brividi: dall’incontro tra autore e illustratore, che celebra due differenti anniversari, nasce una visione fiammeggiante e ammonitrice, una scia di fuoco che unisce passato e presente e che non è facile da dimenticare.

(recensione di Francesca Lazzarato, tratta da Il manifesto del 24 aprile 2011)