PARTO. DIARIO DI NOVE MESI IN ACQUA/IN ARIA
Massimiliano Tappari, Chiara Carminati
Panini, 2013
Parto. Prendo il titolo non come sostantivo, ma come verbo. Scelgo di privilegiare l’accezione che non ne fa azione di un momento finito che mette al mondo una nuova vita, ma quella invece che segna l’inizio di un cammino, dove non c’è esatta meta definita, dove non c’è percorso segnato e completamente conosciuto, dove si prende e si va e il senso si costruisce insieme al passo, dove il senso prende forma nell’andare, in quel che andando si apprende, si conosce, si scopre.

Questo libro, nato per essere voce di bambino e diario di nove mesi in acqua e diventato poi anche voce di madre e diario di nove mesi in aria, si fa libro doppio dove il medesimo tempo di viaggio è raccontato da due punti di vista differenti che si incontrano nella pagina centrale per dare vita a un nuovo tratto di strada. Potete leggere le sensazioni, le emozioni, le domande messe in parola oppure scorrere la galleria delle fotografie che le accompagnano (O forse è il contrario? O meglio, si accompagnano, immagini e parole, proprio come un genitore e un bambino fanno durante la loro vita perché non sempre guida nella strada chi è più grande o chi sembra avere maggiore conoscenza del mondo) e lasciarvi stupire dalla bellezza del quotidiano che c’è in ciascuna.

A margine, visto che ne abbiamo parlato con Chiara Carminati: che lo prendiate da un lato o da un altro, il libro vi rimanda in copertina delle scie d’aereo su sfondi diparto_aria colore diverso. On line, su gruppi e pagine FB vari, c’è chi ha associato queste immagini alle scie chimiche e alle varie teorie ad esse legate, alimentando un dibattito legato al fatto che sia stata scelta proprio questa immagine per un libro che parla di nascita, bambini, ecc. e a supposti messaggi subliminali. Evito commenti; penso a certe derive che si rischiano quando si parla di bambini, dei più piccoli soprattutto, in tanti luoghi della rete dove sembra che certi eventi faccian perdere un po’ il lume della ragione. E comunque, come dire, abbiamo imparato qualcosa di nuovo, no? Che a volte, facendo, susciti dibattiti che non ti aspetti…

Età di lettura consigliata: dai 5 (ai 100 🙂 anni.

Recensione tratta dal sito Biblioragazzi a cura di Caterina Ramonda