“Ci sono bancarelle con prodotti da tutto il mondo e di solito i proprietari sanno tutto sui prodotti che vendono, che si tratti di frutta e verdura, spezie e farine, erbe aromatiche, bevande…” dice la nonna Laura, fotografa giramondo …

Piante in viaggio, Telmo Pievani e Andrea Vico, ill. Nicolò Mingolini, Editoriale Scienza 2020

Quando ero piccola mi addormentavo spesso con il mappamondo acceso accanto a me.

Prima di abbandonarmi al mondo dei sogni, con la guancia sul cuscino, puntavo l’indice sopra quella sfera tiepida, premevo forte per farla ruotare.

Mi piaceva lasciar scegliere al caso quale sarebbe stata la porzione di mondo che si sarebbe fermata davanti a me, davanti ai miei occhi pronti a leggere un nuovo nome, davanti ai miei pensieri pronti ad accogliere una nuova scoperta: un’isola, un lago, o una capitale.

Capitano scoperte per caso anche al mercato, quando si vaga senza una lista della spesa, con il desiderio di fare due chiacchiere con i contadini e comprare qualche verdura mai vista prima.

Capita così anche a Giulia, la protagonista di “Piante in viaggio” che, inizialmente controvoglia, esplora il Mercato Grande di Padova insieme al nonno Bruno, professore di biologia e appassionato di botanica.

“Ci sono bancarelle con prodotti da tutto il mondo e di solito i proprietari sanno tutto sui prodotti che vendono, che si tratti di frutta e verdura, spezie e farine, erbe aromatiche, bevande…” dice la nonna Laura, fotografa giramondo, piena di idee e proposte, tra cui la festa mondiale di fine anno in cui tutti i compagni e le compagne di classe di Giulia potranno cucinare pietanze provenienti dai paesi di origine delle proprie famiglie.

Questo è l’incipit di un testo che, a favore di una comunicazione scientifica chiara e accurata, mantiene una struttura narrativa molto semplice. Ogni capitolo è un banco del mercato alla scoperta di prodotti della terra e popoli diversi, il cui intreccio, svelandosi, racconta una storia multiculturale dell’agricoltura.

C’è Nura dalla Siria con un banco specializzato in cereali, c’è Nacho, messicano, circondato da sacchi di preziosi legumi, c’è Ysidro un simpatico signore boliviano che vende una vasta varietà di tuberi… Ogni venditrice e ogni venditore svela la storia degli alimenti che propone, illustra la vasta varietà delle specie, la storia della coltivazione e, di conseguenza, la storia dei popoli.

Noi lettori, seguendo i passi di Giulia, apprendiamo diversi concetti scientifici: selezione artificiale, principi biologici dell’ereditarietà, biodiversità, tecniche di conservazione, tassonomia botanica e molto altro.

Ad accompagnarci in queste scoperte scientifiche ci sono le parole di Telmo Pievani, professore di Filosofia delle Scienze Biologiche all’Università di Padova, e di Andrea Vico, divulgatore e giornalista scientifico.

A guidarci ci sono mappe, box informativi e un indice analitico, caratteristiche di un buon testo di divulgazione scientifica; a incuriosirci le illustrazioni di Nicolò Mingolini; a proporci attività per queste giornate di sospensione scolastica le ricette per una cena planetaria.

Nelle ultime pagine ci aspettano patate alla maniera di Huancayo tipiche in Perù, alla salsa indiana di mango in agrodolce oppure la zuppa di barbabietole e panna acida per catapultarci in Polonia o Ucraina. Buon viaggio e buon appetito!

Età di lettura consigliata: 10+

(recensione a cura di Caterina Ramonda, tratta dal blog Le letture di Biblioragazzi)