Un dono per le persone che, in vario modo, rivolgono ogni tanto un pensiero a se stesse e alla vita che stanno conducendo.

Ricominciare, Laura Campanello, Mondadori, 2020

Ecco un nuovo, ulteriore, dono al lettore che è alla ricerca di una sana filosofia che sappia collegare il cielo dell’alta riflessione con la terra della quotidianità e che consapevolmente si prefigge di riconciliare la teoria con l’umana prassi.

Quindi un dono per le persone che, in vario modo, rivolgono ogni tanto un pensiero a se stesse e alla vita che stanno conducendo. Nel testo, di scorrevole lettura, è quasi impossibile trovare una pagina priva di preziose perle di saggezza che attendono pazienti di essere delicatamente prese dalle dita del lettore alla ricerca di risposte o, quantomeno di solidi indicazioni, per le sue esigenze interiori, per capire qual è il senso della sua vita, per trovare un equilibrio armonico fra i bisogni del suo spirito e le vicissitudini della sua vicenda umana.

Una delle più pregevoli caratteristiche del testo è la non comune capacità di indicare come, quando e con quali risorse interne (già presenti in tutti noi) si può realizzare il cambiamento connesso al ricominciare.

Infatti, Laura Campanello non si limita a condurre un’analisi approfondita del perché si può o si deve “rinascere”, come non si limita a formulare generiche indicazioni o cesellare frasi ad effetto.

L’autrice riesce ad accoppiare mirabilmente frasi illuminanti, che sfiorano l’aforisma, con precise indicazioni operative, con esemplificazioni chiarificatorie che facilitano grandemente la traduzione della saggezza filosofica nella pratica quotidiana.

Gli esercizi proposti e il racconto sintetico di storie reali posti al termine di ogni capitolo rafforzano ulteriormente la possibilità di concretizzare nella vita reale quel cambiamento che il lettore ha realizzato essere opportuno in base ai presupposti teorici illustrati in precedenza.

Attenzione! Non è un libro che va letto voracemente come l’intrigante successione dei capitoli invoglierebbe a fare.

Al contrario, è un testo che va letto lasciando entrare e sedimentare i significati e gli inviti alla riflessione con quella lenta velocità che ciascuno sa essere funzionale per sé.

(recensione a cura di Luciano Orsi, tratta dal sito della SICP, Società Italiana di Cure Palliative)