Quella di Jella Lepman è una storia vera. A lei si devono la creazione della Biblioteca per l’Infanzia più grande del mondo e la nascita di IBBY, associazione attiva nel promuovere la lettura tra i ragazzi a livello internazionale. Questo libro rende omaggio alla sua opera instancabile a favore di una cultura a misura di bambino.

Una rivoluzione di carta, Gigliola Alvisi, ill. D. Lorenzon, Piemme, 2019

Non era impresa facile tradurre il fascino e la forza visionaria di una figura come quella di Jella Lepman in un romanzo per ragazzi. Ci riesce perfettamente Gigliola Alvisi con Una rivoluzione di carta, che narra l’intuizione rivoluzionaria di Jella di porre i bambini e i libri al centro della ricostruzione del suo Paese, uscito in macerie dal conflitto.

Giornalista ebrea fuggita nel 1936 in Inghilterra per sottrarsi alla persecuzione, Jella accetta di ritornare in Germania nel 1945 al seguito degli americani con il ruolo di Consigliere per gli Affari delle Donne e dei Giovani per occuparsi delle necessità delle donne e dei bambini tedeschi.

La storia è narrata attraverso gli occhi di un ragazzino tedesco di 12 anni, Frido, rimasto solo a causa del conflitto, e alcune appassionate lettere di Jella. Frido è in attesa che la fine della guerra gli restituisca il suo Prima, la sua vita precedente, i suoi affetti, mentre attorno a sé vede solo Macerie. Suo unico ricordo del Prima che non c’è più è una pagina bruciacchiata di Toro Ferdinando, il suo libro preferito, mandato al rogo dai nazisti assieme a tanti altri libri perché considerato un inno al pacifismo.

L’incontro con Jella consente a Frido di prender parte alla sua rivoluzionaria impresa. In un contesto in cui la guerra sembra aver “ingoiato tutto: il passato e soprattutto il futuro”, Jella coltiva il sogno di partire dai libri per l’educazione dei cittadini della nuova Germania.

Quella che sembra una missione impossibile, si concretizza in pochi mesi: Jella riceve circa quattromila libri della migliore produzione per ragazzi dai paesi del mondo libero contattati, e il 3 luglio del 1946 inaugura la prima Mostra Internazionale di libri per ragazzi che, dopo aver viaggiato per tutta la Germania, diventerà il fulcro della più grande Biblioteca internazionale per ragazzi, la Jugendbibliothek di Monaco.

Libri concepiti come ponti per sconfiggere l’ignoranza e i pregiudizi, come strumento di libertà e di accesso alla bellezza e, soprattutto, come possibilità di costruire un nuovo futuro per i bambini e i ragazzi. Una piccola grande rivoluzione a cui Jella darà seguito con la fondazione, nel 1953, di Ibby, un’organizzazione internazionale per continuare a costruire ponti di libri in tutto il mondo.

Età di lettura consigliata: 10+

(recensione a cura di Gabriela Zucchini, tratta da Liber # 123)