giovedì 16 novembre alle 21
presso la libreria
LAURA CAMPANELLO
affronta con il pubblico il tema
VIVO O SOPRAVVIVO?
L’ESERCIZIO DEL TEMPO PRESENTE TRA FILOSOFIA E AUTOBIOGRAFIA

“Nulla tanto sfugge al controllo dell’uomo impegnato quanto il vivere; davvero non c’è realtà che sia più difficile da conoscere. […] l’arte di vivere si deve continuare a impararla tutta la vita, anzi, e questo forse ti stupirà di più, per tutta la vita si deve imparare a morire” Seneca

Questa serata vuole offrire la possibilità di uno sguardo sulla vita a partire dalle domande che spesso ci si pone: Sono felice? Questa è la vita che sognavo? Cos’è la felicità? Cos’è il dolore? Cos’è il destino? Cos’è la morte (come limite, separazione, rinuncia…)? Come vivere un lutto insieme ai bambini? E la malattia? Pensare alla morte aiuta a vivere o blocca la vita? E come mai Tiziano Terzani “rischia” di diventare il Guru occidentale del 2000?
Inevitabilmente tentare di rispondere a questi interrogativi avvia un processo che porta alla domanda generale sul senso e sul senso del vivere e del morire che spesso ci lascia spaesati, senza risposte.
Il libro che servirà da spunto per la chiacchierata (Non ci lasceremo mai? L’esercizio filosofico della morte tra autobiografia e filosofia, Unicopli) offre un tentativo personale, autobiografico ma condivisibile con altri che allo stesso modo si interrogano, nella direzione della cura di sé, della consapevolezza, della autenticità, del confronto con il limite, per comprendere come si sta al mondo accettando l’invito di Socrate a vivere una vita“degna di essere vissuta”, interrogando se stessi e la propria esistenza, cercando un senso e imprimendo una direzione al proprio condursi.