sabato 22 novembre dalle 18
presso la libreria
INAUGURAZIONE
della mostra
FACCE
ritratti a tecnica mista su tela e carta di
PAOLA BAZZOLO

Paola Bazzolo nasce a Padova nel 1965. Nel 1991 si laurea allo I.U.A.V. di Venezia lavorando nel campo dell’allestimento museale e del design, esperienze che influenzano e arricchiscono profondamente la sua parallela attività e la sua forte passione per il disegno e la pittura, alla quale dal 2004 riesce finalmente a dedicarsi a tempo pieno.

Formatasi “in bottega” presso lo studio del pittore Massimo Bollani, Paola apprende e sperimenta le tecniche miste, raffinandole e riportandole alla sua sfera culturale. Predilige figure; facce intere o parti di esse.

“Ho scelto di rappresentare le persone perchè mi piace indagare sul privato dell’uomo, mi incuriosisce il genere umano. I ritratti nascono per conoscere e capire gli altri per comprendere se stessi nello sforzo di comprendere tutti”.

I colori della sua tavolozza sono chiari, ma spessi; colano sui soggetti come per annientare il loro sforzo di apparire umani: la presenza di sgocciolamenti del colore si lega all’energia espressiva inaugurata con l’Action Painting di Pollock. L’utilizzo dei diversi materiali sembra scavare le figure, e non ricoprirle; un “togliere” aggiungendo colore, versando materia. E va oltre quando arriva alla scarnificazione concettuale piegando le sue figure come plastilina, schiacciandole con la parola che diventa pittura. Spesso utilizza il segno grafico della scrittura: frasi, parole, titoli, a volte escono dai margini della tela, diventando esse stesse cornice; aggiungono ed aumentano significato alla sua opera e quindi al suo messaggio. Insomma, la scrittura ha un posto di assoluto rilievo nella sua arte;riferendosi a Basquiat, arriva a considerarla una presenza costante che spesso ne costituisce il tessuto vero e proprio.

E ancora interessante è la ricerca del dualismo di certe sue opere dove il colore è il taglio con cui lacera le sue figure, scomponendole come se le si stesse osservando da dietro un vetro rotto; e allora manifesta la chiara volontà dei suoi soggetti di “esserci ovunque”, trattandoli matericamente con la pretesa di conoscere i diversi volti dei volti.
In questi anni ha partecipato a numerose mostre collettive in Brianza e nel Veneto, e ad alcune interessanti performance dal vivo. Insieme a Monica Ferrari e Katiuscia Alfano ha dato vita nel 2005 al “Gruppo Fuoridisegno”. Vive e lavora a Merate.

L’allestimento della mostra – che sarà visitabile fino a fine anno – è stato curato da Maria Rosa Casiraghi.