giovedì 8 maggio 2014 alle 21
QUANDO C’ERA IL FUTURO
TRACCE PEDAGOGICHE NELLA FANTASCIENZA
ce ne parlano gli autori 
DANIELE BARBIERI e
RAFFAELE MANTEGAZZA

La fantascienza inventa mondi, crea forme di vita, mette in scena futuri possibili. Come la fantascienza ma in modi diversi anche l’educazione è un’attività che crea futuro per gli esseri umani. Porre a contatto questi due campi del sapere può essere una sfida interessante.
Pensando l’educazione come sfida utopica per mettere al mondo esseri umani che provino a cambiare il mondo, questo testo interroga il genere letterario di Asimov, Dick, Le Guin, Simak e tanti altri proprio nelle sue declinazioni più prossime alla politica e all’utopia.
La grande narrativa fantascientifica nei suoi temi più rilevanti (il rapporto con il tempo, l’ecologia, le relazioni di genere, gli esseri artificiali e robotici, il gioco delle generazioni e altri ancora) ci aiuta infatti a trattare argomenti che ritroviamo in modo potente nelle riflessioni pedagogiche. Ne nasce una vera e propria “doppia lettura” che affianca all’analisi letteraria e storica (Barbieri) una sottolineatura pedagogica (Mantegazza), nell’ottica di quella contaminazione tra generi e saperi sempre più strategica per il futuro delle scienze umane. 

Daniele Barbieri ha lavorato a lungo nei quotidiani il manifesto e L’unione sarda e per molte riviste. È anche formatore nonché autore di spettacoli teatrali. Negli anni ’80 ha pubblicato, con Riccardo Mancini, due testi per usare la fantascienza nelle scuole medie e nel 2006 Di futuri ce n’è tanti ovvero 8 sentieri di fantascienza: istruzioni per uscire da un presente senza sogni.

Raffaele Mantegazza insegna Pedagogia interculturale presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca, svolgendo ricerche sul dialogo interreligioso. Si occupa di formazione degli insegnanti e dei professionisti della formazione. Ha pubblicato testi sulla mistica ebraica e cristiana, sulla Resistenza e la Shoah, sulle tracce educative nella Divina Commedia, sulla pedagogia della morte e del sacro.