giovedì 2 febbraio alle 21 secondo incontro del DEATH CAFÉ MERATE un luogo speciale dove confrontarsi sulle cose importanti della vita, magari sorseggiando caffè o tè
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Passare sopra la propria vita senza addentrarvisi può accadere con molta facilità(Maria Zambrano)

Proseguono gli incontri in cui parlare di vita senza tacere la morte. 

Questa volta il dialogo prenderà spunto dal testo “Staring at the sun – Overcoming the terror of Death” di D.Irvin Yalom, ideatore negli anni ’70 della Existential psychotherapy che intreccia sapientemente filosofia e psicologia. Come viviamo la nostra mortalità? Quali esperienze nel corso della vita ci mettono in relazione alla nostra mortalità o la evocano in noi? Quando ci è utile o necessario parlare della morte come certezza?Il concetto chiave di Yalom, che riprende dalla filosofia antica e soprattutto da quella di Epicuro è che “se fisicamente la morte ci distrugge, l’idea della morte può salvarci” e noi siamo sempre in tensione verso un faticoso equilibrio tra la consapevolezza del dover morire e la speranza di continuare ad esistere.
Non si tratta di una conferenza o di incontri con un esperto e tanto meno di gruppi di rielaborazione per persone in lutto ma di chiacchierate in cui le persone si ritrovano per discutere di vita e di morte. Di volta in volta sarà presente un moderatore che faciliterà e stimolerà la discussione da vari punti di vista, intrecciati tra loro: medico (Dott. Millul), psicologico (Dott.ssa Trigiani e Dott. Marchetti) e filosofico (la Dott.ssa Campanello). La direzione che gli incontri prenderanno emergerà poi dai partecipanti stessi. E chissà che in futuro questa iniziativa non diventi promotrice di altri eventi sul territorio.

Come sempre gli incontri sono liberi e gratuiti. Non è necessaria la prenotazione (ma gradita). E’ caldamente suggerita la lettura de La cura Schopenhauer di Irving Yalom, edito da Neri Pozza.