venerdì 26 ottobre alle 21
presso la libreria
ROSALBA PIAZZA
presenta il suo libro
I SAPERI ILLECITI DEL METICCIATO
Medicina e tradizioni di cultura tra i Maya – K’iché del Guatemala

edizioni Il Colibrì

Il libro, di grande interesse, riprende l’esperienza vissuta dall’autrice in Guatemala, iniziata come cooperante del Gruppo per le Relazioni Transculturali, e poi proseguita a fianco delle persone che durante gli anni ha conosciuto e con le quali ha condiviso importanti momenti di vita, di lavoro e di riflessione.
Il testo, complesso, introduce in un vasto mondo di esperienze e di riflessioni. Il libro prende le mosse dal modo in cui i Maya-K’iche’ nominano gli aspetti della loro cultura, per sé e nel confronto con gli altri, per porsi poi le domande sui nessi che legano le pratiche mediche autoctone e la scienza medica occidentale.
“Come tutte le storie anche quella della medicina è il portato di dinamiche sociali che si svolgono nel tempo e nello spazio; come tutti i saperi, anche quello medico non si diffonde per processo naturale e per osmosi, ma chiama in causa rapporti di potere, guerre e paci delle armi e delle idee.”

Alla serata sarà presente l’autrice Rosalba Piazza. Presenterà il libro Andrea Millul, medico ricercatore. Il dott. Millul collabora con l’istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano. Svolge la propria attività nell’ambito delle patologie neurologiche, in particolare per quanto riguarda gli aspetti epidemiologici e di qualità di vita dei pazienti. Da alcuni anni appassionato di antropologia medica, soprattutto per quanto concerne i rapporti transculturali della pratica clinica.
Saranno presenti per il GRT Loris Panzeri, Presidente, Rosalba Terranova Cecchini, psichiatra che ha guidato la chiusura dell’Ospedale psichiatrico Cerletti, fondatrice del GRT nel 1968 dopo un’esperienza di cooperante psichiatra in Madagascar, attualmente presidente della Fondazione Cecchini Pace, Loredana Previtali, consigliere del GRT, ex cooperante; Antonella Maiocchi, consigliere del GRT, ex cooperante, Maria De Carli, consigliere del GRT 

Rosalba Piazza, storica, già ricercatrice presso l’Università di Catania, ha particolarmente approfondito gli studi sull’America Latina con particolare attenzione all’epoca coloniale.
Ha iniziato la sua esperienza in Guatemala con il GRT attraverso una ricerca nell’ambito della Medicina Tradizionale in Totonicapan e, nel pieno rispetto della popolazione locale, ha con essa costruito un progetto di cooperazione che tenesse conto delle necessità di sviluppo globale della comunità e di rafforzamento della sua identità culturale.
Ha proseguito in tutti questi anni il suo rapporto col Guatemala, con le persone conosciute e a fianco delle quali è cresciuta, con le quali ha costruito un perorso comune e che ormai fanno parte della sua vita affettiva e professionale, aspetti in lei profondamente integrati.
Tra le sue pubblicazioni: Adamo, Eva e il serpente. L’idea di sessualtà nel pensiero cristiano dalla Patristica a Tommaso d’Aquino (La luna, 1988) e Colonizzazione ed Evangelizzazione (Dehoniane, 1992). Attualmente vive in Messico, dove prosegue nei suoi studi e nelle sue ricerche, e prepara un testo sui processi di idolatria a Oaxaca durante l’epoca coloniale.

Il GRT nasce nel 1968 come Istituto di ricerca e sperimentazione di nuove modalità per il vivere di tutti che parevano affiorare, come fascinazione, dalle Tradizioni antiche e dai moti rivoluzionari di Paesi dell’allora 3° Mondo. Opera in Italia e all’Estero con segmenti di popolazioni o gruppi di persone in stato di emarginazione in quanto espressione di valori culturali “fuori” dal circuito socio -culturale dominante, ricercando nuovi modi di relazionarsi tra le culture e tra i popoli nella convinzione che, ricercando e condividendo le situazioni limite, alternative, si possono trovare valori significativi nello sforzo di pacificazione dei popoli.
La sua storia si è sviluppata negli anni soprattutto con le esperienze di cooperazione in Nicaragua, Guatemala, Nepal e Somalia e Romania. In questi Paesi si coopera affinché le comunità che vi abitano inventino proprie strategie di sopravvivenza. Lavorando nelle istituzioni, sul territorio, percorrendo insieme i sentieri del desiderio la cooperazione aiuta gli uomini a rimanere protagonisti della loro storia, rispettando l’abilità e l’intelligenza degli uomini e delle donne nell’ideare proprie forme di sviluppo e di crescita. In Italia la storia del GRT è intrecciata all’impegno professionale nei Servizi sociali e psichiatrici.